Dal 1° gennaio 2019 cambieranno i requisiti per andare in pensione. Ma cosa deve sapere chi andrà in Pensione dall’anno prossimo?
La legge Fornero ha disposto l’adeguamento biennale con le aspettative di vita rilevate dall’ISTAT e ciò porta a:
1) un innalzamento dell’età pensionabile (ad esclusione di alcune categorie di lavoratori)
2) una riduzione dei coefficienti di trasformazione utilizzati per il calcolo contributivo (i trattamenti previdenziali liquidati saranno più bassi di quelli di quest’anno)
Dal 1° gennaio 2019, quindi, si andrà in pensione più tardi rispetto ad oggi. L’aumento dell’età pensionabile, però, non sarà per tutti. Ci sono delle categorie di lavoratori, infatti, che potranno accedere alla pensione di vecchiaia all’età di 66 anni e 7 mesi, purché però abbiano maturato un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni (e non 20).
Per maggiori informazioni su tutte le novità potete consultare l’approfondimento fornito da Money.it sul proprio portale.
Per schematizzare e semplificare la lettura delle novità, gli esperti in materia fiscale di Money.it hanno realizzato una pratica guida alle nuove pensioni 2019 riassumendo in 8 step le “tipologie pensionistiche” in Italia con le modifiche che entreranno in vigore l’anno prossimo e il calcolo tra l’età e i contributi necessari.
Il nuovo Governo ha promesso una riforma delle pensioni nel breve termine che intende superare l’attuale Fornero. A partire dall’anno prossimo, quindi, potrebbero sopraggiungere diverse novità sul fronte previdenziale, tra cui maggiore flessibilità in uscita e la chiacchierata Quota 100 per tutti, che verrebbe in parte finanziata col taglio alle pensioni d’oro. L’infografica di Money.it, però non prende in considerazione i provvedimenti annunciati ma non ancora approvati.
Fonte: Money.it
[…] di rimanere sul posto di lavoro per un ulteriore lasso di tempo oltre il compimento dell’età pensionabile di vecchiaia, cioè oltre i 66 anni e 7 mesi. Prima del decreto legge sulla Riforma della […]